Le «lacrime di San Lorenzo», ovvero lo sciame di meteore delle Perseidi causato dai rimasugli del passaggio della cometa Swift-Tuttle, quest’anno avranno la maggiore intensità proprio la notte del 12 agosto.
E quale posto migliore per osservarle se non la vetta del Monte Penna, la montagna simbolo della vallata, dopo aver ammirato il tramonto del sole che si tuffa dietro al Monviso, con le luci del mare che si accendono in lontananza?
Posta ad un’altitudine di 1.735 metri, la vetta è una cima ofiolitica dalla quale si possono ammirare le vallate sottostanti e, nelle giornate terse, il mare e le montagne della Corsica.
Il percorso si snoda attraverso splendide faggete, tra stupendi fiori di origine alpina, toccando un caratteristico anfiteatro naturale di origine glaciale (la «Nave del Monte Penna»), con un tratto finale più difficile ma affascinante: la salita attraverso le rocce, un breve tracciato non esposto, facilitato dalla presenza di un corrimano in metallo.
Già prima di arrivare in vetta si mostrerà dinnanzi a noi un ritaglio di mare, preludio a quello che ci aspetta lassù. Ed è sempre lo stessa emozione, lo stesso incomparabile stupore. È triste il monte che non ha vista di mare. E giunti alla vetta, dopo il tramonto, un cielo gremito di stelle cadenti.
Il ritorno, in notturna, segue un tracciato agevole, rischiarato dalle torce. L’escursione è all’interno del sito d’importanza comunitaria Monte Penna, Trevine, Groppo e Groppetto ed è particolarmente interessante per gli aspetti paesaggistici, botanici, geologici e storico-culturali.
Quando: venerdì 12 agosto 2016
È un'iniziativa dell'Associazione guide ambientali escursionistiche Valtaro e Valceno
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